giovedì 23 giugno 2016

Euro 2016: Italia, le riserve hanno deluso

Antonio Conte ha avuto le risposte che voleva, ma la Nazionale 2 non ha convinto nessuno. Il gruppo è la forza di questa Italia, ma è inutile nasconderlo: esistono i titolarissimi e le riserve che hanno faticato moltissimo contro l'Irlanda. Con il primo posto già conquistato inevitabile anche un calo di tensione: poca cattiveria e pochissime idee. 

 La difesa con i pilastri Bonucci e Barzagli ha retto con qualche patema, ma dalla cintola in su il buio completo. Thiago Motta, con il 10 sulle spalle, ha confermato di non essere incisivo in cabina di regia. Assente in fase di protezione della retroguardia, nullo nel costruire il gioco. Delusione anche per Sturaro che, nel ruolo di primo rincalzo, sembrava essere in rampa di lancio e contro la Spagna si accomoderà in panchina. Male anche la "coppia ignorante" Zaza-Immobile dispersi in un mare di maglie verdi. Unica nota lieta Insigne, voglioso di mettersi in mostra: lo spirito giusto che i compagni di panca non hanno messo in campo.
 Nessun allarme, però, in vista della Spagna dove ci saranno gli uomini (recupero di Candreva permettendo) che hanno impressionato contro il Belgio e battuto la Svezia. Lunedì a Parigi per battere le Furie Rosse servirà un'impresa, ma i titolarissimi sono pronti alla battaglia. Le riserve un po' meno...

 LE STATISTICHEL'Irlanda non vinceva una partita agli Europei dal 1988 (vs Inghilterra): due pareggi e cinque sconfitte da allora.
L'Italia non perdeva un match nella fase a gironi degli Europei dal 2008, contro l'Olanda.
L'Irlanda è la quarta squadra a sconfiggere l'Italia sia agli Europei che ai Mondiali (rigori esclusi) dopo Francia, Olanda e Unione Sovietica.
Un solo tiro nello specchio per l'Italia in questo match: record negativo per gli Azzurri in una partita degli Europei dal 1980.
L'unico tiro nello specchio dell'Italia è arrivato al minuto 84 con Stephan El Shaarawy.
L'Irlanda ha effettuato quattro tiri nello specchio in questa partita: gli irlandesi non ne hanno mai fatti di più in un match agli Europei.
L'Italia è la squadra che ha schierato più giocatori a Euro 2016, 22.
L'età media dell'Italia stasera (27 anni e 150 giorni) era più giovane di circa quattro anni rispetto alla prima partita (31 anni 169 giorni).
Italia-Irlanda è stata la partita con meno passaggi a Euro 2016: 697.
Oltre al gol, Robbie Brady ha creato tre occasioni da gol: più di ogni altro giocatore in questa partita.
Questa è la prima sconfitta per l’Italia di Antonio Conte in partite competitive: nove vittorie e tre pareggi prima di stasera tra Qualificazioni e Fase finale di Euro 2016.

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Gol dellʼIslanda: telecronista pazzo di gioia

Auriemma o Zampa? Il telecronista della tv islandese è letteralmente esploso di gioia dopo il gol di Traustason a tempo scaduto contro l'Austria


 Rete per la prima vittoria dell'Islanda agli Europei al terzo tentativo e qualificazione agli ottavi centrata: un popolo in Paradiso, a partire dal commentatore.

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Italia, Candreva torna in campo: cʼè ottimismo

Dopo il ko con l'Irlanda, l'Italia torna a lavorare a Montpellier. Buone notizie per Conte su Candreva. L'esterno della Lazio è tornato in campo e filtra un certo ottimismo in vista della gara con la Spagna: per lui corsa e movimenti laterali. A parte Bernardeschi, alle prese con i postumi di una botta presa a Lille. Palestra invece per Sirigu. Per chi ha giocato lavoro di scarico, per tutti gli altri seduta normale.


 Al centro Bernard-Gasset, dunque, si rivede in campo Candreva. Il biancoceleste non è ancora al 100%, ma la tabella di marcia per il suo recupero sta procedendo secondo i piani e lunedì potrebbe essere a disposizione del ct. Per lui lavoro fisico concentrato sulla mobilità. 
 In vista della gara delle 18, per abituare gli azzurri al caldo, Conte ha anticipato la seduta di un paio d'ore. Per chi non ha giocato a Lille allenamento completo, per gli altri lavodo defatigante. A parte Bernardeschi e Sirigu, entrambi usciti dalla gara con l'Irlanda con qualche botta.

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Euro 2016, Ronaldo da record: il Portogallo sogna la finale

Guai a darlo per morto, soprattutto prima di una partita decisiva. Dopo il rigore sbagliato contro l'Austria, Cristiano Ronaldo si riscatta contro l'Ungheria e trascina il Portogallo agli ottavi con una doppietta storica: il fuoriclasse del Real Madrid, infatti, è il primo giocatore a segnare in quattro Europei diversi e mette nel mirino Michel Platini, che con nove reti è il miglior marcatore nella storia della competizione.


 Il primo gol di Ronaldo, in un Europeo, risale al 12 giugno 2004, quando l'attaccante andò a segno contro la Grecia nella fase a gironi. CR7, sempre in quel torneo, segnò anche contro l'Olanda in semifinale. Nel 2008 arrivò poi la rete contro la Repubblica Ceca (fase a gironi) mentre furono tre i gol nel 2012: ancora contro l'Olanda (doppietta nella fase a gruppi) e ancora contro la Repubblica Ceca (quarti di finale). Tornando al presente, il Portogallo è riuscito a qualificarsi in extremis con tre pareggi in tre partite. Risultati che, complice parecchia fortuna, hanno inserito i lusitani nella parte sinistra del tabellone, decisamente più agevole. Ecco perché CR7 e compagni, che agli ottavi se la vedranno contro la Croazia, hanno la possibilità di andare molto avanti. La nazionale di Cacic, insieme al Belgio, sulla carta è infatti l'unico grosso ostacolo prima della finale.

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mercoledì 22 giugno 2016

Sorpresa Croazia, 2-1 con la Spagna e prima nel girone: iberici avversari dell'Italia agli ottavi

Ancora una volta la partita infinita: c'è la Spagna di Del Bosque sulla strada degli azzurri nell'ottavo di finale dell'europeo di calcio. Lunedì a Parigi si affronteranno le finaliste dell'ultima edizione, protagoniste di una partenza lanciata qui a Francia 2016, in un crudele spareggio per arrivare «semplicemente» ai quarti . 

Alla fine all'Italia di Antonio Conte tocca l'avversario peggiore, non quella Croazia a lungo virtualmente negli ottavi di finale per l'andamento dei risultati in parallelo del gruppo D. Iniesta e compagni, che erano a punteggio pieno in classifica, finiscono invece battuti 2-1 e inopinatamente secondi dopo avere a lungo tenuto in mano il pallino della gara di stasera, essere andati in vantaggio, essersi fatti riprendere in finale di primo tempo e avere fallito un rigore con Sergio Ramos a metà ripresa: prima che una giocata strepitosa di Perisic in chiusura di partita ribaltasse risultato e considerazioni. Quella sull'iniquità di un tabellone palesemente più impegnativo dalla parte dell'Italia che nell'altra, con nazionali di prestigio come Francia, Germania e Crazia, oltre alla stessa Spagna e agli azzurri, lascia il tempo che trova. Di certo c'è solo che la strada verso il titolo si inerpica ora considerevolmente dopo la girandola non ultimativa di gironi eliminatori in cui passano anche alcune terze classificate. Sul piano dell'ordine pubblico la bella giornata che finalmente Bordeaux ha regalato ai tifosi dell'europeo aveva accreditato nell'immediato pre-gara segnali incoraggianti (e comunque in controtendenza con le minacce di disordini circolanti in contemporanea su internet), con i sostenitori delle due squadre a fraternizzare nelle vie del centro.In avvio, Del Bosque non aveva ceduto alla tentazione del turn over, confermando l'11 che aveva strapazzato nella seconda giornata la Turchia: modulo il 4-3-3 con attaccanti Silva, Nolito e Morata, ormai praticamente ex della Juve. Croazia invece schierata da Cacic con un 4-2-3-1 privo di Modric e Mandzukic (entrambi fermi per evitare che i loro acciacchi peggiorino e precludano loro il cammino ulteriore nell'europeo) e gli «italiani» Perisic, Badelj, Kalimic e Vrsaliko in campo. Partiva forte la Croazia, ma al primo attacco passava la Spagna: succedeva al 7', su azione combinata e bellissima tra Silva, Fabregas e Morata che metteva in rete a due passi la palla del suo terzo gol all'europeo. La squadra di Cacic provava a reagire (al 12' Kalinic tentava il destro, De Gea metteva in angolo, e al 14' Rakitic con un pallonetto colpiva prima la parte inferiore della traversa e poi il palo) ma riprendeva il monologo di giropalla spagnolo.

Andavano al tiro a più riprese Nolito, Morata e Fabregas, sbagliavano occasioni clamorose Sergio Ramos e Morata. E invece una prodezza mista Perisic-Kalinic, con il fiorentino fenomenale a mettere di tacco in rete su cross dalla sinistra dell'interista, riequilibrava il risultato nonostante il mostruoso possesso palla iberico: oltre il 70%. Nella ripresa i croati forzavano i tempi, ma al 12' De Gea salvava su Jedvaj e in rovesciata Pjaca sfiorava il palo. Al 19' un guizzo di Pjaca finiva con il croato a terra in area e le proteste dei tifosi di Zagabria. Sergio Ramos di testa mandava a lato di pochissimo al 21'. Al 25' però, su lancio in area, Vrsaliko metteva a terra da dietro Silva: l'arbitro olandese Kuipers stavolta fischiava il rigore, che Sergio Ramos si faceva parare da Subasic calciando centrale e fiacco. La partita sembrava finire lì: e invece al 42' su azione di contropiede Perisic di sinistro metteva in rete sul primo palo 'regalandò all'Italia il brivido di un ottavo di finale con la Spagna.

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